Rischio da sovraccarico biomeccanico: diffusione, normativa e valutazione

sovraccarico biomeccanico

Il sovraccarico biomeccanico lavoro-correlati (dovuti all’attività lavorativa) può essere considerato causa dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) o più semplicemente infortuni causati da un sollevamento ripetuto di un oggetto di peso elevato.

Il tema e la valutazione dei rischi dovuti dal sovraccarico meccanico sono stati trattati dal Dipartimento INAIL di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale con il documento  “ La valutazione strumentale e in tempo reale del rischio da Sovraccarico Biomeccanico”.

In questo documento vengono definiti “i criteri di base da rispettare per eseguire una corretta valutazione strumentale e in tempo reale del rischio biomeccanico”, in particolare vengono trattati i tre macro argomenti principali in merito a questo rischio:

  • I disturbi muscoloscheletrici da sovraccarico biomeccanico: la diffusione.
    In Italia, la banca dati INAIL ha evidenziato che nel 2021 il 70% delle denunce di malattia professionale sono dovute al sovraccarico biomeccanico.
    Le malattie e i disturbi muscoloscheletrici (DMS) da sovraccarico biomeccanico lavoro-correlati sono un insieme di condizioni infiammatorie e degenerative dolorose delle articolazioni, dei dischi vertebrali, della cartilagine, dei muscoli, dei tendini, dei legamenti e dei nervi periferici. I DMS sono associati a fattori di rischio fisici legati ad attività di movimentazione manuale dei carichi (MMC), tra cui, ad esempio, il sollevamento di carichi pesanti, la movimentazione ripetitiva di carichi leggeri e le attività che richiedono il mantenimento di posture fisse e incongrue per prolungati periodi di tempo.
  • La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico: la normativa.
    Il tema della valutazione del rischio da sovraccarico  biomeccanico viene trattato all’interno del Titolo VI (movimentazione manuale dei carichi) del d.lgs. 81/2008.
    Già all’interno delle disposizioni generali del testo, oltre alla definizione di movimentazione manuale dei carichi di patologia da sovraccarico biomeccanico, si esplicita che il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare tutte le misure organizzative necessarie, ricorrendo anche ad attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori o di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi.
    A tal fine il datore di lavoro deve organizzare i posti di lavoro, anche in fase di progettazione, in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di salute e sicurezza.
  • La valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico: i metodi.
    Il documento riassume anche alcuni punti di forza e limiti degli approcci elencati all’interno degli Standard internazionali di ergonomia(ISO 11228 1-2-3).
    Oltre alle considerazioni associate ad alcuni limiti dei metodi di valutazione del rischio biomeccanico e delle basi scientifiche che sostengono gli attuali Standard internazionali di ergonomia, è assolutamente necessario tener conto di ulteriori aspetti cruciali che possano apportare un significativo rinnovamento in questo campo. In particolare, la quarta rivoluzione industriale sta permettendo l’adozione di nuovi approcci basati su reti di sensori indossabili per il monitoraggio del comportamento motorio e dell’impegno fisico del lavoratore durante l’esecuzione delle attività di MMC. Questo nuovo scenario è solo parzialmente e correttamente contemplato dalle modifiche che si stanno apportando alla serie ISO 11228 con la finalità di includere le nuove tecnologie.

In conclusione, è importante sottolineare che questi approcci sono solo all’inizio di un lungo percorso di validazione e verifica nei luoghi di lavoro. Attualmente il loro utilizzo si è dimostrato essere efficace esclusivamente in alcuni contesti e per alcune attività di MMC. La complessità dei luoghi di lavoro e la variabilità associata alle attività ci MMC implica una enorme prudenza e la necessità di produrre ancora una enorme conoscenza tecnico-scientifica sul tema.
Questo tipo di processo richiederà sicuramente del tempo, ma alcune esperienze cominciano a ben classificare questo ambito. In particolare, si segnala un documento scritto in ambito ‘European Committee for Standardization (Cen)’ intitolato ‘Guideline for introducing and implementing real-time instrumentalbased tools for biomechanical risk assessment’ che si pone l’obiettivo di fornire delle linee guida per l’esecuzione di una corretta valutazione del rischio biomeccanico con approcci strumentali.

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